MORTE IMPROVVISA DI DAVIDE ASTORI

di Simone Di Lena

Davide Astori è morto durante la notte del 4 marzo scorso per un arresto cardiaco, era il capitano e la colonna portante della difesa viola. Il giocatore si trovava ad Udine unitamente alla propria squadra, in attesa del match Udinese – Fiorentina. La mattina l’inaspettata e triste notizia. Astori viene trovato morto nel proprio letto. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel dare la notizia, ha annunciato il rinvio della partita in segno di lutto.

Alla comunicazione della morte dell’atleta nello stadio di Udine, il pubblico fa partire un applauso di affetto e di sgomento per la perdita del calciatore.

Gli applausi di uno stadio intero, che commuovono e fermano il tempo, tagliano l’aria e spezzano il fiato. Davide Astori, l’idolo della tifoseria viola, capitano della fiorentina, il compagno di squadra, l’avversario, l’amico, non c’è più… L’esame autoptico sul corpo ha svelato il motivo del decesso e quali sono stati gli ultimi istanti di vita. Il referto dell’autopsia parla di “morte cardiaca senza evidenza macroscopica, verosimilmente su base bradiaritmica. Il cuore ha rallentato i battiti fino a fermarsi del tutto. Si è spento poco alla volta come se avesse “esaurito le batterie”. Ulteriori analisi, che tengano conto anche di cause genetiche, saranno disponibili entro sessanta giorni.

Gli animi rimangono sconvolti, non solo quelli di chi l’ha incontrato tante volte, anche quelli di chi non l’ha mai conosciuto. Le parole non si trovano o servono a poco, se non per salutare per l’ultima volta un campione amato, un uomo che lascia una compagna, una bimba di 2 anni.

Il calcio italiano si ferma, prega e piange per aver perso una sua bandiera, un esempio per i più piccoli, una persona educata, sincera, una persona per bene ..... allora ....
. . . . CIAO DAVIDE FA BUON VIAGGIO.