I social: Pro o contro?

di Cannalire Giuseppe Francesco

Ne siamo tutti consapevoli: la tecnologia avanza ogni giorno, ma noi compiamo un passo indietro a causa dell’utilizzo errato che ne facciamo.

Facebook, Whatsapp, Twitter, Instagram, stanno monopolizzando la nostra vita e per rendercene facilmente conto basterebbe confrontare i comportamenti dell’era pre-social con quelli attuali.

Siamo condizionati da ciò che la rete ci mostra e noi, come automi, ne seguiamo i cattivi esempi: in fondo è proprio questo che la società pare stia esaltando.

Il mondo sembra andare a rotoli e noi assieme ad esso.

Pensiamo alla tentazione di disporre di una doppia personalità:attraverso uno schermo possiamo mostrare a tutti solo ciò che vorremmo essere con un solo clic.

Accedendo ad un social si apre un nuovo mondo, in cui ogni giorno sembra essere ad una festa, quasi un Carnevale: qui si incontra un buon 70% di gente che indossa perennemente una maschera (o un filtro).

Ci complichiamo la vita, pensando sempre al giudizio che gli altri possano avere di noi, studiando cosa postare in modo da guadagnare tanti like, collezionati i quali ci sentiamo “vere star”.

Così facendo si stanno sgretolando i valori fondamentali: amare, essere fedeli, saper aiutare il prossimo in difficoltà, qui e ora.

Quanto possiamo comprendere, noi ragazzi, quel che perdiamo?

In passato uscire,ascoltare i rumori e osservare la bellezza della natura era la cosa più preziosa, mentre ora tutto ciò che ci circonda può sparire rapidamente e in modo semplice: è sufficiente concentrarsi sulla luce di un display che acceca gli occhi, fissi sullo schermo, incapaci di volgersi altrove.

Potremmo addirittura fare a meno di alcuni di alcuni dei nostri sensi: sarebbero sufficienti la vista e il tatto, ciò che basta per chattare.

La differenza,rispetto a quando eravamo bambini,è tanta: un tempola felicità si scorgevanegli occhi di chi ci circondava, ma tutto è mutato in fretta!

Oggi sembra che i genitori non riescano più a fornire la giusta educazione ai propri figli, per i quali dovrebbero essere un pilastro, un punto di forza; spesso i social sembrano tenere banco diventandosempre più causa di dipendenza e stabilendo le regole dell’educazione di noi ragazzi.

Senza di essi le giornate di molti, paiononon scorrere, restano buie,in costante attesa della luce di quel maledetto display.

Ma allora perché non dare una svolta?

Basterebbe guardarsi negli occhi, farsi un complimento dal vivo e scambiarsi un abbraccio, di quelli che scaldano il cuore.

Tanti sono i soggetti a rischio depressione a causa dei commenti social negativi, tanta la gente che arriva a meditare il suicidio, poiché non si sente accettata dalla società.

Ma tutto questo è nostra responsabilità: noi siamo gli artefici del nostro destino e non dovremmo aver bisogno dei condizionamentivirtuali.

Tuttavia, però, se utilizzate in un modo adeguato queste piattaformepossono fare davvero tanto: mettere in relazione domanda e offerta di beni in ambito economico e/o umanitario, diffondere, se controllata, un certo tipo di informazione.

Insomma… sono strumenti dotati di immensa potenzialità.

Sta a noi saperne fare un uso ponderato e consapevole, senza farci fagocitare né condizionare da essi.


17 marzo 2023