Odissea acquatica, alla scoperta delle opere idrauliche italiane

di Nicola Fanizza e Camassa Angelamaria

Da dove arriva l’acqua delle nostre case?

Questa la domanda a cui risponde il dipartimento di Meccanica ed Energia del Fermi con l’iniziativa “La Strada Dell’Acqua”.

Nel contesto attuale, dove la sostenibilità ambientale è al centro delle sfide globali, l'educazione alla consapevolezza sulla salvaguardia e il trasporto idrico emerge come un aspetto essenziale.

Per rispondere a questa necessità, è stato ideato un innovativo percorso educativo che offre agli studenti l'opportunità unica di esplorare alcune delle più imponenti opere idrauliche in Italia.

Tra le mete di questo viaggio educativo spicca la Diga del Monte Cotugno, un'imponente struttura che domina il paesaggio della pittoresca Basilicata lungo il fiume Sinni.

La sua importanza si rivela nel fatto che il bacino generato copre il 60% del corso d'acqua, posizionando la diga al centro della gestione idrica regionale.

Oltre ad essere un esempio di eccellenza ingegneristica, la Diga del Monte Cotugno svolge un ruolo cruciale nell'assicurare una fornitura idrica affidabile per la comunità locale.

Le visite guidate a questo sito offrono agli studenti un'occasione unica per connettere gli aspetti tecnici della costruzione con l'impatto diretto sulla vita delle persone e sull'ecosistema circostante.

Altrettanto affascinante è la Diga del Pertusillo, che si erge come un'icona nella Valle dell'Agri.

Il suo nome trae ispirazione dalla suggestiva località di Pietra del Pertusillo, dove il fiume, tra due rocce, sembra creare un'apertura scenografica.

Questa imponente struttura non è soltanto un capolavoro ingegneristico, ma riveste un ruolo chiave nella produzione di energia elettrica.

Con una capacità impressionante di 155 milioni di metri cubi, la Diga del Pertusillo non solo offre una vista spettacolare, ma è vitale per la fornitura di acqua potabile e l'irrigazione su un vasto territorio che si estende tra Basilicata e Puglia.

La sua contribuzione al sistema dell'Acquedotto Pugliese garantisce risorse idriche fondamentali per oltre 35.000 ettari di terra.

Queste esperienze educative sul campo non solo arricchiscono gli studenti di conoscenze tecniche avanzate sulle opere idrauliche, ma promuovono anche una comprensione più ampia della loro rilevanza nella vita quotidiana e nell'ecosistema.

L'interazione diretta con queste monumentali strutture stimola la curiosità e l'interesse per la gestione sostenibile dell'acqua, incoraggiando un approccio consapevole alla conservazione delle risorse idriche.


16 gennaio 2024