"La storia di Igor Markevic: il direttore d'orchestra nel caso Moro"

di Carlo Meo

Giovanni FASANELLA Il fitto e interessante calendario della biblioteca "Paola D'Ambrosio" ha visto, lo scorso 14 aprile, l'incontro con Giovanni Fasanalla, autore del libro "La storia di Igor Markevic: il direttore d'orchestra nel caso Moro". Fasanella ha lavorato nella redazione dell'Unità dal 1975 al 1987, prima in quella torinese, dove negli anni di piombo si è occupato di terrorismo, poi, dall'aprile 1984, in quella romana, come resocontista parlamentare e notista politico. Chiusa l'esperienza presso l'Unità, nel gennaio 1988 è passato a Panorama, di cui è stato quirinalista all'epoca della presidenza di Francesco Cossiga e redattore parlamentare. Nel novembre del 2013 ha lasciato il settimanale della Mondadori per dedicarsi esclusivamente ai libri, al cinema e alla tv. Esperto di giornalismo investigativo, è infatti autore di molti testi sulla storia "invisibile" italiana del dopoguerra (alcuni tradotti anche all'estero), ed è anche sceneggiatore e documentarista.

Il libro dai lui presentato prova ad offrire una pista inedita sul caso Moro, e lo fa in maniera coerente col suo stile di scrittura. Tale pista è sostenuta da prove e testimonianze concrete da egli stesso reperite. Personaggi così lontani eppure così legati nella stessa vicenda.

Il libro è stato scritto in collaborazione con Giuseppe Rocca sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico italiano e con il prezioso aiuto di Giovanni Pellegrino che per sette anni ha presieduto la Commissione parlamentare sulle stragi e sul terrorismo e che quindi offre, con la sua esperienza, piste completamente inedite sul caso Moro.

Igor Markevic, un affermato direttore d'orchestra, legato alla potente famiglia della nobiltà nera romana dei Caetani, possibile intermediario tra le Brigate Rosse e i servizi segreti di mezzo mondo, pare sia coinvolto nella vicenda della mancata liberazione dello statista. Quel che è certo, secondo la versione di Fasanella, è che, così come già avallato dalla Commissione Stragi presieduta appunto dal senatore Pellegrino, Aldo Moro fu ucciso a pochi metri dallo stesso luogo in cui venne trovato cadavere e cioè nelle vicinanze di Palazzo Caetani poco distante dalle sedi della DC e del PCI. L'autopsia, infatti, rivelò che lo statista fu praticamente ucciso sul posto, perciò la sua ultima "prigione" doveva trovarsi a non più di cinquanta metri di distanza da dove fu poi ritrovato.

Il volume uscito la prima volta nel 2003, con un altro titolo, "Il misterioso intermediario. Igor Markevic e il caso Moro", dopo una breve presenza sugli scaffali delle librerie è stato oggetto di una clamorosa censura da parte dell'editore originario (Einaudi). Infine gli autori sono stati trascinati in tribunale con l'accusa di diffamazione per il suo contenuto. Il volume divenne così irreperibile. Le ultime copie disponibili furono oggetto di dispute sul web. Stoppato, interrotto, proprio quando stava per diventare un bestseller e quindi, probabilmente, scomodo per qualcuno.

Gli autori lo hanno ora ripubblicato in una nuova edizione, "Chiarelettere", e arricchito con i necessari documenti che ricostruiscono tutta la vicenda editoriale oltre che, naturalmente, con l'aggiunta di materiale inedito sul sequestro Moro.

Un incontro, questo, che lascia sicuramente sorpresi e indignati, speriamo che la vicenda Moro possa, quanto più presto possibile, essere chiarita in modo univoco e definitivo.