88ª edizione degli Academy Awards, "Oscar".

di Carlo Meo, Cosima Di Coste

La notte dello scorso 28 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles negli Stati Uniti, si è tenuta l’88ª edizione dei riconoscimenti più importanti e datati del mondo del cinema: gli Academy Awards, più comunemente chiamati Oscar. A condurre la serata è stato scelto, per la seconda volta, Chris Rock, già presentatore della 77ª edizione, nel 2005.

Le scommesse sugli Oscar erano aperte da più di un mese e tantissimi bookmakers davano praticamente per certa, la vittoria dell'Oscar 2016 a Leonardo Di Caprio, per l'interpretazione nel film The Revenant. Così è stato, e finalmente, dopo tante passate nomination agli Oscar, è arrivata anche per lui, la prima vittoria della statuetta come miglior attore. Molto forti le sue parole, pronunciate subito dopo la vittoria: “Dobbiamo sostenere i leader del mondo che non parlano in nome delle grandi corporazioni ma in nome dell’umanità”. Parole riferite a uno dei temi del film, come quello sul riscaldamento globale. È Brie Larson la vincitrice nella categoria miglior attrice protagonista. per il suo ruolo di madre prigioniera in "Room". Vince alla sua prima nomination, fenomeno che non accadeva dal lontano 1987.

Ma questa non è solo l’occasione di Di Caprio, il maestro Ennio Morricone infatti, dopo cinque nomination andate a vuoto e un premio onorario alla carriera, ha finalmente la tanto meritata incoronazione. L'ottantasettenne maestro italiano si è aggiudicato la più ambita statuetta di Hollywood per la colonna sonora di "The Hateful Eight", scritta appositamente per il regista Quentin Tarantino. Un premio, questo, che premia un'intera vita, dedicata alla musica e che fa onore all'Italia intera.

Infine, il premio più importante, ossia quello per il miglior film, va a "Il caso Spotlight", una vittoria un po' a sorpresa rispetto alle precedenti, ma che in parte era stata anticipata dai bookmaker e dal premio per la miglior sceneggiatura originale. Michael Sugar, il produttore del film, durante il discorso di ringraziamento, ha rivolto un pesante monito al mondo della Chiesa: "Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini". La vicenda narrata nel film tratta proprio una reale inchiesta giornalistica avvenuta nel 2001 dal "The Boston Globe"; tale inchiesta iniziò una clamorosa indagine che svelò gli abusi sessuali perpetrati, da oltre 70 sacerdoti dell'Arcidiocesi di Boston, ai danni di minori; abusi che poi sono stati insabbiati dall'autorità ecclesiastica. Essa fu realizzata proprio dal gruppo giornalistico "Spotlight", origine del nome della pellicola vincitrice del premio.

Il riconoscimento per il miglior film in lingua straniera è andato a "Il figlio di Saul", del regista ungherese László Nemes.

"Mad Max: Fury Road " è invece il film che ha conquistato più statuette (sei in totale), raccogliendo l’Oscar per il montaggio e quello per i costumi.

Alejandro Gonzales Inarritu è il miglior regista decretato dagli Oscar 2016 per "Revenant". Le sue parole, alla consegna della statuetta, sono state: "Non posso credere che stia accadendo. È fantastico ricevere questo premio ed è ancora più bello condividerlo con il cast e con tutti quelli che hanno lavorato."