Super assemblea d'Istituto per l'Itst "E.Fermi"

di Eligio Motolese e Cosimo Fanigliulo

Un venerdì 17 tutt'altro che sfortunato per i ragazzi dell'Istituto Tecnico Settore Tecnologico " E.Fermi" di Francavilla Fontana, che si sono recati presso il cineteatro "Italia" per partecipare all'assemblea d'istituto.

Un'assemblea diversa dalle precedenti, che prevedeva l'incontro con il neo-scrittore di Cellino San Marco Andrea Martina, la partecipazione del noto cantante Fernando Blasi, in arte "Nandu Popu", e del magistrato Salvatore Cosentino.
Giornata intensa di contenuti per i ragazzi dell'Istituto, come ha affermato il preside Semeraro nel suo intervento.

L'assemblea ha avuto inizio con la proiezione di un video sulla manifestazione che è stata organizzata prima delle vacanze di Natale per far sentire a tutti il malcontento dei ragazzi per l’inadeguatezza delle strutture in cui vivono la loro quotidianità scolastica. Poi c’è stato un breve discorso dei rappresentanti d'Istituto e anche una nota di demerito a tutti quei professori che non hanno preso parte alla manifestazione. Dopo il discorso, la prof.ssa Giorgia Martina ha presentato il cortometraggio «La Coscienza di Jacopo», che ha visto come protagonisti alcuni alunni e docenti dell’Istituto, ma anche genitori.

Tema del corto è il bullismo, sconfitto poi dal rimorso. Al termine del cortometraggio, la parola è passata agli "ospiti speciali" della giornata, accolti e presentati dalla prof.ssa Maria Spinelli, funzione strumentale per la Biblioteca.

Il primo a prendere il microfono è stato Nandu Popu, che, con il suo linguaggio molto esplicito e diretto, si è dimostrato subito un buon intrattenitore. Ha affrontato il tema attualissimo della discriminazione nord-sud, raccontando tradizioni e storie popolari della nostra Terra, come quella della taranta salentina; ha concluso invitando gli alunni a studiare per collaborare a cambiare la situazione del nostro Paese. In alternativa ha affermato: "Andatevene via da qui".

Parole forti e sicure da parte del cantante. La parola è poi passata allo scrittore, autore del libro "Fratelli di strada", che ha subito affermato di non voler parlare del suo libro, affrontando così temi riguardanti la lealtà e l'importanza delle passioni, utili a combattere la mafia.


Inoltre, ha proposto agli studenti e al corpo docente presente di dedicare un'ora la settimana per parlare di "realtà". Infine, l'ultimo a parlare è stato il Procuratore della Repubblica di Locri, che, con la sua grande professionalità associata ad un grande carisma, ha saputo catturare l'attenzione e conquistare l'intera platea.

Con parole semplici ed esempi vicini a noi giovani, ha parlato dell'importanza della cultura e della conoscenza, con delle piccole parentesi sarcastiche e riferimenti ad opere letterarie. La giornata si è conclusa con il discorso del magistrato e in particolare con l'applauditissima frase: "Le passioni fatele diventare abitudini, le abitudini diventeranno il vostro destino".