SCOPERTO UN NUOVO SISTEMA PLANETARIO:LA TERRA HA 7 SORELLE

Leuzzi Annarosa, D'ambrosio Maria Chiara, Tarantino Mario, Fiusco Alessandro, Milone Cosimo

Il 22 febbraio 2017, la NASA annuncia la scoperta di un gruppo di astronomi guidati da Michaël Gillon dello STAR Institute dell’Università di Liegi (Belgio): la presenza di 7 esopianeti. I sette nuovi esopianeti, con dimensioni paragonabili a quelle della Terra, si trovano in un unico sistema solare a 40 anni luce di distanza da noi, Trappist-1, una stella nana rossa nella costellazione dell'Acquario, ha infatti un corteo di ben sette pianeti simili alla Terra. Nel maggio dello scorso anno il team di astronomi, guidati da Michaël Gillon dell'Università di Liegi, aveva pubblicato la scoperta di tre pianeti intorno a Trappist-1.

Il risultato delle analisi aveva però spinto Gillon e colleghi a sospettare la presenza di altri pianeti, e per questo il team aveva deciso di condurre nuove osservazioni. Analizzando i dati, gli astronomi hanno potuto identificare quattro nuovi pianeti, portando questo sistema planetario a sette membri. La scoperta degli esopianeti è stata effettuata con una tecnica molto diffusa e perfezionata negli ultimi anni, che consente di osservare indirettamente nuovi corpi celesti.

Basandosi sui cambiamenti della luce e di altri parametri, gli astronomi riescono a ricostruire molte informazioni sui pianeti, determinando le loro dimensioni, la composizione e la distanza dalla stella di riferimento.

ll punto forse più importante della scoperta è che tre di questi sette pianeti si trovano nella cosiddetta fascia di abitabilità, e potrebbero quindi ospitare acqua allo stato liquido, ingrediente fondamentale per lo sviluppo della vita. Allo stesso tempo ospita il maggior numero di pianeti come la Terra e il maggior numero di pianeti nella zona abitabile.

Il risultato, ottenuto da un team internazionale e pubblicato online su Nature, apre così scenari completamente nuovi nella ricerca degli esopianeti e della vita nell'Universo.

L'acqua liquida è uno degli ingredienti fondamentali per lo sviluppo della vita come la conosciamo, quindi i pianeti nella fascia di abitabilità sono i candidati migliori per andare a caccia di forme di vita aliene. E' importante però ricordare che la presenza di acqua allo stato liquido in questi casi è solamente un'ipotesi.

È naturalmente ancora prematuro sostenere che ci sia vita su uno dei 7 pianeti, ma la loro scoperta consentirà ora ai ricercatori di concentrare le attenzioni su un gruppo planetario vicino e che potrà essere indagato meglio in futuro con i nuovi telescopi più potenti.