MANI MANCINE

di Giulia SEBASTIO

Quella che sembrava una fredda e piovosa serata - stata illuminata dall'entusiasmo e dalla grande partecipazione alla presentazione del libro "Mani mancine, il dialogo tra due giovani della nostra terra impegnati nel sociale" di Dario e Tullio Mancino, due giovani autori incontratisi per caso, ma amici per scelta.


L'evento si è tenuto presso il Teatro degli Imperiali di Francavilla Fontana ed è stato magistralmente condotto dall'autore radiofonico Daniela Chionna.

Legati dalla condivisione di una grande passione a livello politico è progettuale derivante da un'appartenenza generazionale e territoriale che ha fatto aprire loro gli occhi e comprendere quanto importante sia l'associazionismo affinchè una società cresca, ma anche di quanto importante sia l'impegno dei giovani in politica.

Il libro è una raccolta di opinioni, confronti, considerazioni intorno all' attività politica, svolta in due Comuni diversi, ma con gli stessi problemi.


Il libro è stato pubblicato dall'editore Savino D'Andrea con l'intento di sostenere quei giovani che, fortemente convinti, vogliono dare un contributo e indicare la strada maestra a chi vuole inoltrarsi nel mondo della politica.

Tutto ciò è stato possibile grazie ai patrocini del Lions Club, del Leo Club, della BCC di San Marzano di San Giuseppe, di Confindustria giovani e dell'ITST Enrico Fermi di Francavilla Fontana.

Erano presenti personalità dell'imprenditoria brindisina e delle forze politiche locali, tra cui l'assessore alla pubblica istruzione, allo sport allo spettacolo e alle politiche giovanili di San Michele Salentino, Alessandro Tamburrino.

Presente anche il mondo della scuola con i dirigenti scolastici Balestra, che ha curato la prefazione del libro, Montinaro di Manduria e Semeraro dell'ITST Fermi di Francavilla.


Una presentazione che aveva anche lo scopo di sensibilizzare il pubblico facendo emergere che la politica è un valore che va identificato come cultura della partecipazione che è molto carente se non assente nei nostri territori.

"Noi" hanno affermato Dario e Tullio "stiamo costruendo il nostro presente e come generazione, abbiamo il dovere di distinguerci da chi ci ha preceduto, è come se avessimo un mandato divino in cui la priorità deve essere ridare lustro alla nostra terra e alla nostra moralità".