Donne e parità: 60 anni dalla famosa sentenza sulle carriere pubbliche

di Anna Rosa Leuzzi e Laura Leuzzi

A Francavilla Fontana si parla di parità attraverso un importante evento: “60 anni di parità: La carriera delle donne a partire dalla sentenza n 33/1960 della corte di cassazione”

Nella Sala Belvedere del Castello Imperiali di Francavilla Fontana, si è svolto un importante convegno intitolato “60 anni di parità: La carriera delle donne a partire dalla sentenza n 33/1960 della corte di cassazione”. L’evento è stato organizzato da Inner Wheel Club di Francavilla Fontana - Terre degli Imperiali.

Ma di cosa parla questa sentenza?

La sentenza n. 33 del 13 maggio 1960 ha consentito l'accesso alle donne alle cariche pubbliche.

Da quel momento in poi sono cadute le discriminazioni di genere e le donne sono laureate hanno cominciato ad ambire a cariche come il prefetto e il diplomatico.

Nel 1963 in magistratura e, infine, nel 1999 ad intraprendere la carriera militare.

Gli ospiti dell’evento sono stati la dott.ssa Rosa Oliva de Conciliis, Presidente della Rete per la Parità e attore principale della suddetta sentenza, e la Prof.ssa Paola Balducci, docente universitaria, ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura e dal 2014 componente laico. L'avv. Federica Gerarda Bilanzuoli, segretaria dell’ IWC Terre degli Imperiali, ha moderato l’incontro.

La manifestazione ha avuto diversi patrocini tra i quali quello della presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Puglia, della Fondazione Marisa Bellissario delegazione Puglia, oltre ad alcuni Ordini provinciali.

Durante la manifestazione, la de Conciliis, ha ripercorso quel che sono le tappe principali che l’hanno portata ad iniziare la battaglia a favore dei diritti civili e a vincere con l’emanazione della sentenza.

Si è laureata in un’epoca in cui era molto raro che una donna portasse a termine gli studi universitari e una volta terminati gli studi, si accorse che alcuni ruoli pubblici fossero preclusi alle donne.

Allora iniziò la sua battaglia tra i banchi della Corte Costituzionale che terminò con l’emanazione del famoso decreto.

Oltre alle donne che hanno portato l’Italia ad avere il suffragio femminile lei ha contribuito per spianare la lunga strada della parità: ha lottato per ottenere un suo diritto e per tutte le donne italiane, che ora possono occupare un incarico pubblico.

Il presidente dell’Inner Club, Eleonora Marinelli, afferma che l’emancipazione del ruolo della donna è un percorso trasversale alle epoche storiche, al territorio, alle religioni e alle differenze culturali dei vari Paesi, che fatica a trovare pieno completamento anche in quegli Stati che posseggono un sistema all’avanguardia, anche dal punto di vista del percorso sulla parità.

Proprio per questo motivo l’Assemblea della Nazioni Unite ha inserito come Goal 5 del programma Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, la parità di genere. La piena uguaglianza tra i generi oggi è ancora un obiettivo da raggiungere, nonostante la strada percorsa e i passi fatti sulla strada dei diritti delle donne siano notevoli.

Anche nei Paesi dove per legge non ci dovrebbero essere discriminazioni, grandi responsabilità nella vita economica, politica e sociale, sono affidate al genere maschile. In altri contesti, in cui si vive per e secondo le tradizioni, la donna deve avere un ruolo sottomesso nella società.