Ricorderemo sempre il tuo sorriso

di Bence Gasparro

Luca Attanasio, l’ambasciatore più giovane d’Italia

È morto il 22 febbraio nel Congo, a quasi 44 anni, durante un presunto sequestro, ucciso con due colpi di pistola, uno all’addome e l’altro alla gola.

Luca Attanasio, nato a Saronno nel 1977 da famiglia originaria di Taranto, è vissuto a Limbiate.

Nel 2001 si è laureato con lode all'Università Bocconi di Milano in economia aziendale; due anni dopo la nomina a segretario di legazione in prova nella carriera diplomatica, nel 2004 la conferma nel ruolo e la nomina a Segretario di legazione.

La sua è stata una carriera rapida e brillante: secondo segretario commerciale a Berna nel 2006, confermato con funzioni di primo segretario commerciale l'anno dopo, fino al trasferimento a Casablanca con funzioni di Console nel 2010.

L'ultimo incarico a Kinshasa nel 2017 quando era stato nominato capo missione nella Repubblica Democratica del Congo, dove era stato riconfermato in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato in RDC.

Ma chi era Luca veramente?

Cattolico liberale, si era sposato nel 2015 con Zakia Seddiki, originaria del Marocco e di religione musulmana, con la quale ha avuto 3 figlie.

Luca si è sempre mostrato rispettoso nei confronti di tutti ed ha aiutato quanti avessero bisogno di una mano.

I suoi amici lo descrivono come una persona gentile, gioiosa, con un sorriso stampato in faccia e con validi principi di vita, sempre pronto ad aiutare e a fare il suo lavoro con serietà e professionalità.

In poche parole, Luca Attanasio era una persona umile che amava il suo lavoro, amava la sua vita e amava le persone.

Un ambasciatore che ha portato tutto un Paese nella sua persona, un uomo che svolgeva questo compito senza gli orpelli del ruolo, piuttosto mettendo in gioco tutta la sua ricchezza umana, la sua formazione, la sua esperienza e purtroppo, anche la sua stessa vita.


3 marzo 2021