Scuola: è braccio di ferro tra Emiliano e TAR.

di Emmanuele Altavilla e Nicolò Similimeo

L’ordinanza emanata il 20 febbraio, al fine di frenare il dilagare dei contagi determinato dalla diffusione della variante inglese, ha incontrato l’opposizione del TAR.

L’ordinanza emanata la mattina del 20 febbraio disponeva il 100% di Didattica Digitale Integrata dalle scuole per l’infanzia fino alle superiori, su tutto il territorio pugliese fino al 5 marzo; per frenare i contagi riguardanti principalmente i giovani, e garantire le condizioni idonee ideali per avviare in sicurezza la vaccinazione di docenti e personale ATA.

Prevedeva inoltre la possibilità di effettuare lezione in presenza motivata da comprovate esigenze.

Tale ordinanza era stata sospesa dal TAR nel pomeriggio del 24, a seguito delle pressioni effettuate dal Codacons di Lecce.

L’organizzazione dei consumatori aveva infatti definito come indecoroso l’atteggiamento della Regione, causando polemiche e spaesamento tra i ragazzi e le famiglie, dato il possibile ritorno a scuola del giorno seguente.

La nuova ordinanza emanata da Emiliano a pochi minuti dalla mezzanotte pone fine agli interrogativi, prolungando la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino al 14 marzo; prevedendo tuttavia la possibilità di effettuare lezioni in presenza per gli alunni impossibilitati a seguire la DDI; con limite di presenza del 50% per le superiori, del 100% per materne, elementari e medie.

La nuova ordinanza - come spiegato da Emiliano- si rende necessaria per il corretto e tempestivo svolgimento della campagna vaccinale riservata agli operatori scolastici, al fine di garantire un ritorno dei ragazzi tra i banchi di scuola in piena sicurezza.

Al netto di questa polemica, ci si chiede se tali discussioni siano poi realmente proficue e/o necessarie in periodi come questo, o contribuiscano solamente ad accrescere la confusione generale.


21 marzo 2021