Mens sana in corpore sano.
di Cosimo di Cesaria e Francesco Milone

L'incontro è stato presieduto dal dirigente scolastico Giovanni Semeraro. Tra i relatori il prof. Pietro Incalza che ha analizzato la biomeccanica dei movimenti umani,il dott. Giuseppe Gatti, che ha messo in evidenza l'importanza dell'attività motoria e del regime alimentare per la tutela della salute, ed infine le testimonianze dei due atleti che hanno dato lustro alla nostra città per i loro risultati internazionali: Ottavio Andriani e Giacomo Leone.
Presenti in prima fila i rappresentanti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.) di Brindisi, Brizio Tommasi e Nicola Cainazzo; quest'ultimo delegato provinciale che, dopo i saluti del dirigente scolastico, ha riconosciuto all'Istituto Fermi il merito di volersi identificare nei valori dello sport.Successivamente ha preso parola il dott. Gatti, il quale ha dichiarato che tra le prime cause di morte ci sono le malattie cardiovascolari, provocate, in particolar modo, dalla sindrome metabolica dovuta a sua volta all'obesità e da un basso valore di HDL, ovvero il colesterolo buono. Per aumentare il valore dell'HDL è necessario svolgere regolarmente un'adeguata attività fisica che, unita ad una sana alimentazione, contribuisce a combattere l'obesità.
Dopo tale intervento il prof. Incalza, attualmente docente presso il nostro Istituto e allenatore della Federazione Italiana di Atletica Leggera (F.I.D.A.L), ha illustrato la sua esaustiva analisi sulla biomeccanica, disciplina che concorre a migliorare le prestazioni degli atleti.Infine, il maratoneta Ottavio Andriani, partecipante alle Olimpiadi di Pechino del 2008, ha affermato che "I giovani dovrebbero puntare molto sul percorso di studio che non potrà più essere ripercorso". A tale intervento, l'atleta Giacomo Leone, vincitore della Maratona di New York del 1996, ha aggiunto: "Il nostro non era un sacrificio, bensì costanza e dedizione verso uno sport: questo paragone è da applicare anche nello studio".