Non è grande chi ha bisogno di farti sentire piccolo.

a cura della Classe 2^ AIT

Il cyberbullismo è la manifestazione in rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo.

In questi ultimi tempi sembra che il fenomeno sia in crescita tra noi giovani, e con la pandemia credete che la situazione sia cambiata?

Con la pandemia la situazione non è cambiata affatto, anzi le statistiche parlano chiaro, il fenomeno è cresciuto del 140%.

Noi della classe 2AIT come portavoce dell’ITST Fermi abbiamo preso una posizione, partecipando al Festival LegalItria tenutosi il 25 ottobre al teatro Verdi di Brindisi.

Ma facciamo un passo indietro...

Nelle ultime settimane abbiamo letto in classe “Io valgo di più”, un libro che narra di sopraffazioni e fragilità, ma anche di voglia di futuro e di coraggio.

Suddiviso in tre parti il testo tratta l’argomento del cyberbullismo in maniera nuova: la prima parte è un breve racconto a più voci nel quale possiamo addentrarci nell’intimo dei personaggi, comprendere le ragioni della vittima, del bullo,dello spettatore; la seconda parte è una raccolta di racconti e testimonianze di chi il bullismo l’ha subìto e l’ha combattuto; la terza ed ultima parte del libro illustra il cyberbullismo in vesti giuridiche.

Al Festival LegalItria abbiamo avuto la fortuna di poter incontrare Annamaria Minunno, una delle autrici del libro, che ci ha descritto i sentimenti e le difficoltà incontrate nel mettere nero su bianco quelle storie che lei ha ascoltato in prima persona dalle vittime.

Testimonianze che lasciano sempre un fondo di amarezza e una sensazione di impotenza, ma allo stesso tempo ci esortano a non arrenderci a questo difficile mondo, anzi ci danno la forza e l’energia per combatterlo; come la storia di Annalisa che da sola è riuscita a reagire ad anni di angherie e soprusi.

Da tutte queste storie emerge una necessità fondamentale: quella di parlare, di denunciare i soprusi subìti dalle vittime, perché un domani potremmo esserci noi al loro posto.

Quel giorno in teatro hanno partecipato al dibattito il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi, l’assessore alla legalità Mauro Masiello, la consigliera provinciale Valentina Fanigliulo, l’editore Leonardo Palmisano; grazie al loro prezioso intervento abbiamo capito che diventa imprescindibile contrastare non solo il bullismo, ma anche l’indifferenza dello spettatore, di chi sta fermo a guardare per paura di diventare a sua volta la vittima.

Ogni forma di prevaricazione riesce a sopravvivere solo grazie alla paura.

Il bullismo, come le mafie, trae la sua forza dall’omertà.

LegalItria ci ha trasmesso un assunto fondamentale: combattere il bullismo.

Perché combattere il bullismo a scuola, imparando a non stare zitti di fronte ai soprusi, significa combattere per un mondo migliore fuori dalla scuola.

Significa combattere contro la mafia e l'omertà.


11 novembre 2021