L’arte dei presepi, una passione.
Intervista al prof. Francesco invidia

di Rebecca Romano, Rocco Leone

Abbiamo deciso di intervistare Francesco Invidia: professore di Religione del nostro Istituto ed artista di presepi di cartapesta.

L’ultimo successo del prof. Invidia è davvero importante: è stato invitato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad esporre un suo presepe nel Quirinale.

Come si è appassionato all’arte dei presepi?

«Avevo circa 10-11 anni, ero a Lecce, io sono originario di un paesino della provincia di Lecce, Squinzano, frequentavo la scuola media e mentre ero al seminario vescovile il pomeriggio, prima di studiare, andavo a fare un giro in una botteguccia d'arte in Piazza Duomo a Lecce.

Mi piaceva molto osservare il maestro Raffaele Caretta, il quale realizzava le sue opere modellando delle meravigliose statue.

Affascinato da tutto ciò, ho portato dentro di me questa vocazione all’arte, tant’è che, dopo la scuola media, ho intrapreso gli studi artistici e perciò il pomeriggio frequentavo una bottega per osservare e lavorare la cartapesta.

Da allora, imperterrito, anche dopo il liceo, ho coltivato questa passione dell’arte della cartapesta, un'arte molto particolare che veniva soprannominata l'arte dei poveri, perché non si usavano materie pregiate ma la carta. Dopo aver imparato bene tutte le tecniche ho iniziato anch’io a creare le mie opere che richiedono molta esperienza e sapienza».

Quando ha realizzato il suo primo presepe?

«Faccio un pò fatica a ricordare perché sono passati molti anni, ma il primo presepe l'ho realizzato in età più matura intorno agli anni ’80, quando qualcuno si è accorto delle mie opere e mi ha voluto addirittura alla mostra internazionale a Verona.

Poi sono passato a Città di Castello, poi a Massa Martana e in Sicilia.

Dopo anni di esperienza, sono stato accolto in Vaticano dal Papa a cui ho donato una mia natività, che tutt'oggi è conservata presso la Biblioteca Vaticana.

Quest'anno invece una sorpresa, perché il presidente Mattarella, ormai alla fine del suo mandato, ha espresso il desiderio di poter adornare il Quirinale con un presepe da Greccio, dove raccolgo alcune delle mie opere importanti.

Sono rimasto molto contento quando il presidente ha scelto la mia opera, che rappresenta un portale con sopra degli Angeli sull'architrave, e nella quale troneggia una natività con statue di circa 2 metri».

Lei ha delle tecniche particolari?

«La mia tecnica è appunto quella della cartapesta, io utilizzo le colle che si facevano anticamente, quindi farina, solfato di rame eccetera, e per la carta non utilizzo carta da giornale, ma è una carta da imballaggio, quindi, io conservo ancora esattamente quello che si faceva nella tecnica proprio pura della cartapesta.

I materiali utilizzati ora sono buoni, ma la materia prima esiste ancora, quindi, nulla vieta di poter utilizzare i sistemi vecchi; anzi i materiali antichi, a differenza di quelli moderni, sono molto più adatti per durare nel tempo».

Quanto ci mette a fare un presepe?

«A volte anche mesi, prima di tutto bisogna fare un progetto, e quindi avere le idee chiare.

Se, per esempio voglio fare solo delle statue inizio ad impostare un’impalcatura di manichino ed il discorso anatomico, quindi, se ho intenzione di fare una statua di un metro, è logico che devo costruire una testa, delle mani e dei piedi per una fisicità di un metro di altezza, quindi conoscere anche le misure, le proporzioni anatomiche eccetera.

Ma se si tratta di un presepe complesso, appunto, come ho detto prima, ci vogliono anche mesi».

Come si sente riguardo all’essere riuscito ad arrivare al Presidente della Repubblica?

«Questa notizia mi colse di sorpresa, un responsabile di Greccio, mi ha detto “guardi professore, il Presidente della Repubblica ha chiesto un presepe da Greccio e ha scelto il tuo”.

Questo lo dico con molta emozione, mi ha veramente fatto felice, perchè vuol dire che al Presidente della Repubblica è piaciuto molto, infatti, io ho visto come è stato allestito il presepe nel Quirinale ed è veramente qualcosa di magnifico.

In questa natività, le statue sono alte quasi due metri, quindi ad altezza naturale, ed hanno il loro effetto visivo.

Il Presidente è stato veramente colpito da questo, quindi, quando ho avuto la notizia sono stato molto contento.

Inoltre, il Presidente, oltre a chiedermi il presepe, mi ha chiesto anche una mia brochure, dove c’è scritto, tra le altre cose, che insegno Religione Cattolica all’ITST “E. FERMI” di Francavilla Fontana.

Quindi lì non ho portato al Quirinale solo la mia arte, ma anche Francavilla Fontana e, soprattutto, la nostra bellissima Scuola.

Non me l’aspettavo, è stata veramente una grande gioia».

Dove possiamo trovare i suoi presepi?

«A Francavilla nella chiesa di San Lorenzo, Massa Martana, Città di Castello, Verona, Vaticano, San Piero Patti e Messina».


31 dicembre 2021