Insignito alla Medaglia d’Onore per un No al Nazismo

di Angelo Gianfreda

È stata consegnata a Villa Castelli il 27 Gennaio del 2022 nell’Aula Consiliare “Sandro Pertini” la Medaglia d’Onore voluta dal Presidente della Repubblica ai famigliari di un deportato militare, Achille Caliandro.

Presenti alla cerimonia il Prefetto di Brindisi Carolina Bellantoni,il Sindaco Giovanni Barletta, il Comandante della stazione locale dei Carabinieri Giancarlo Di Lena e Cosimo Yehudà Pagliara rappresentate della comunità ebraica.

Achille Caliandro è nato a Villa Castelli (Br) il 19/03/1923.

Divenuto soldato di leva del Distretto di Taranto fu così chiamato alle armi allo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale.

Tra il 1942 e il 1943 prese parte alle operazioni di guerra svoltesi nei Balcani,in Albania e in Grecia precisamente nella città di Kalambaka.

Il 9 settembre del 1943 venne catturato e fatto prigioniero dai tedeschi in seguito all’armistizio dell'Italia fino al 5 aprile del 1945 perché non aderì al nazismo.

Oltre 650mila militari italiani furono deportati in campi di prigionia tedeschi dove vennero sottoposti a sforzi fisici disarmati con l’intento di far accettare loro di combattere per il Terzo Reich.

. Coloro che avessero accettato di continuare a combattere per i tedeschi non sarebbero stati internati ma la maggior parte di loro rispose ”NO” è tra questi ci fu anche Achille che divenne dal quel momento in poi un I.M.I (Internato Militare Italiano), dicitura che solo nel 2006 venne riconosciuta dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla pari dei deportati istituendo così la Medaglia d’Onore ai cittadini italiani, militari e civili deportati e internati nei Lager nazisti.

Cominciò cosi per lui un lungo calvario che durò 2 anni.

Achille nel corso della sua prigionia venne internato in 3 Stammlager,nel Distretto Militare XVII a Linz,a Radimer e nel Distretto Militare XVIII di Graz.

Il suo numero di matricola di prigioniero era il 3702 e venne impiegato per la produzione d’acciaio,per la costruzione di ferrovie e tanto altro ancora.

Dopo la liberazione le Forze Armate Alleate lo trattennero fino al 4 maggio del 1945 giorno in cui poté fare definitivamente ritorno nella sua città natale.

Negli anni ‘60 gli furono conferite due Croci al Merito di guerra.


10 marzo 2022