Putin: altri sei anni di dittatura

di Barkov Artem Andreevich, Mascia Alessio, Librale Raffaele

Le elezioni presidenziali in Russia, svoltesi di recente, hanno visto Vladimir Putin emergere come vincitore con un record dell’87,32% dei voti.

Tuttavia, questa vittoria è stata tutt’altro che priva di controversie e problemi.

Nel contesto politico russo, la mancanza di una vera opposizione ha gettato ombre sulla legittimità del processo elettorale.

Le elezioni non sono mai state libere e democratiche, e il clima politico ha sistematicamente represso ogni minimo dissenso nei confronti del presidente Putin.

Oltre a Putin, erano presenti tre candidati “di facciata” sulle schede elettorali.

Questi candidati sono stati utilizzati dal regime per dare un’apparenza di democraticità al sistema, ma la loro influenza è stata minima.

L’affluenza alle urne è stata di poco superiore al 74%, ma questo dato è fortemente influenzato dalle coercizioni del regime.

La popolazione russa ha votato in un clima di repressione e mancanza di alternative reali.

La vittoria di Putin è stata ottenuta anche grazie al voto nelle regioni ucraine occupate (Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhya e Kherson), dove i risultati indicano percentuali di voto tra l’88 e il 94% a favore di Putin.

Questo ha sollevato ulteriori critiche e preoccupazioni sulla legittimità del processo elettorale.

Queste elezioni si sono distinte per particolare opposizione nei seggi elettorali dove le urne sono state rovinate in tutti modi possibili.

Questo ha avuto ripercussioni negative, procedendo per via legale.

Questa vittoria garantisce a Putin almeno altri 6 anni di mandato fino al 2030, il suo quinto mandato da presidente.

In conclusione, la vittoria di Putin alle elezioni russe è stata un risultato prevedibile, ma le controversie e i problemi sottolineano la mancanza di democrazia e la persistente autorità del presidente nel paese.

Mentre la televisione di stato russa celebra questo “livello incredibile di sostegno”, il mondo osserva con attenzione le implicazioni di questa vittoria.


20 marzo 2024