I 40 anni di Carlo Levi, un Anniversario da non dimenticare
di Paolo Scialpi e Michele Catanzaro
A 40 anni dalla morte, Carlo Levi è ancora presente nella nostra vita.
Nasce nel 1902 da una famiglia ebraica della borghesia torinese e fin da ragazzo dedica molto tempo alla pittura, che coltiverà con gran passione per tutta la vita, raggiungendo anche importanti successi.
Membro del movimento anti-fascista, per il quale tra l'altro scrive vari saggi, venne arrestato per la prima volta nel 1934 e la seconda nel 1935.
Nel 1936 il regime fascista, sull'onda dell'entusiasmo collettivo per la conquista etiopica, gli concede la grazia e lo scrittore si trasferisce per alcuni anni in Francia, dove continua la sua attività politica. Rientrato in Italia, nel 1943, aderisce al Partito d'azione e dirige insieme ad altri Azionisti La Nazione del Popolo, organo del Comitato di Liberazione della Toscana. Nel 1963, per dare peso alle sue inchieste sociali sul degrado generalizzato del paese, e mosso dal desiderio di contribuire a modificare una politica stratificata su un immobilismo di conservazione di certi diritti acquisiti anche illegalmente, passa dalla teoria alla pratica e, convinto dagli alti vertici del partito comunista, incomincia a svolgere politica attiva. Candidato a un seggio senatoriale, viene eletto per due legislature Senatore della Repubblica (la prima volta nel collegio di Civitavecchia, nel secondo mandato nel collegio di Velletri) come indipendente del Partito comunista italiano.
Morì il 4 Gennaio 1975, la sua salma riposa nel cimitero di Aliano, dove volle essere sepolto per far fede alla promessa di tornare, fatta agli stessi abitanti. Ha scritto vari romanzi, tra i più conosciuti:
- Paura della libertà;
- L'orologio;
- Le parole sono pietre;
- Un volta che ci assomiglia;
- Quaderno a cancelli;
- Il bimbo del 7 luglio.
Il più importante è stato "Cristo si è fermato a Eboli", con il quale lo scrittore racconta la sua esperienza,dal regime fascista al confine in un paese della Lituania. Il libro fù composto durante l'occupazione tedesca tra il 1943 ed il 1944, fu pubblicato nel 1945 e ottenne un grande successo anche fuori dall'Italia. Nel titolo Levi vuole intendere Eboli come ultimo paese di cristiani, cioè dove si fa ancora una vita da uomini.
Carlo levi è stato un grandissimo uomo che ci ha trasmesso ed insegnato molto con i suoi romanzi,e con le sue azioni pronto a rischiare la vita nella lotta contro i fascisti. A distanza di 40 anni dalla sua morte è ancora presente nella nostra cultura.