"Istantanea di una città" il Fermi vincitore.

di Carlo Meo, Cosima di Coste

Lo scorso 11 dicembre si è svolta nel teatro del Centro di aggregazione giovanile del quartiere Perrino di Brindisi, la cerimonia di premiazione del concorso fotografico "Istantanea di una città", iniziativa organizzata da Ance Brindisi, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Brindisi, a cui il nostro Istituto ha con entusiasmo e pronto spirito d'iniziativa partecipato conseguendo, un ottimo risultato.

L'iniziativa, che ha visto la partecipazione di 24 squadre provenienti dalle scuole secondarie di secondo grado di tutta la provincia di Brindisi, per un totale di circa 200 studenti partecipanti, invitava a raccontare il proprio comune di appartenenza, attraverso un reportage di 8 fotografie relative al contesto urbano, che non fossero, come ha tenuto a precisare il presidente dell'Ance Brindisi, Pierluigi Francioso, delle "cartoline". Invitava quindi a vedere e immortalare la propria città con "occhi nuovi" e soprattutto con grande spirito critico.

La squadra del nostro Istituto è stata composta dagli studenti: Francesco Anglani, Carlo Meo, Antonio Longo e Cosima di Coste. Da elogiare la prof.ssa Giorgia Martina che si è da subito interessata al concorso e resa disponibile per aiutare i ragazzi nelle varie fasi operative e logistiche del concorso.

Gli elaborati sono stati valutati da una giuria composta da tecnici e professionisti del settore: Pier Paolo Cito, Nico Barile, Ida Santoro, Domenico Saponaro e Daniele Guadalupi, i quali hanno valutato i progetti fotografaci con diversi e svariati parametri di valutazione coerentemente alle finalità del concorso.

Il regolamento stabiliva un unico primo premio, consistente in un buono per attrezzature didattiche dal valore di 3000 euro. Ma poi, come stato annunciato con sorpresa durante la cerimonia finale, è stato deciso dagli organizzatori dell'evento di istituire un secondo premio, il "premio speciale della giuria" dal valore di 1000 euro, e questo in considerazione dell'alto livello dei reportage presentati al concorso.

A dividere la giuria e metterla in difficoltà nella scelta, sono stati in particolare due lavori, quello del liceo "Fermi Monticelli" di Brindisi (denominato "Brindisi in a day") e quello del nostro Istituto (denominato "#rest72021"). I due lavori sono stati particolarmente apprezzati tanto che la giuria ha dovuto dibattere non poco . In particolare ci ha inorgoglito il commento del presidente della giuria , il fotoreporter Pier Paolo Cito il quale, proprio al gruppo dell'ITS ha riferito che fuori dal contesto del concorso avrebbe avuto difficoltà a credere che le foto fossero state scattate da semplici studenti piuttosto che da professionisti Alla fine il nostro Istituto si è portato a casa il "premio speciale della giuria" e tanti complimenti. Un'ulteriore dimostrazione del fatto che il lavoro è stato molto apprezzato è da ricercare nel fatto che una delle otto foto scattate è stata utilizzata per la locandina pubblica del concorso e per la copertina dell'album-libro prodotto e pubblicato dall'Ance che racchiude tutti i lavori delle squadre in concorso. Inoltre tutte le foto sono state proiettate sulla facciata del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi dal 15 dicembre al 6 gennaio.

Una soddisfazione questa, che riempe di orgoglio la nostra scuola e che fa riflettere sulle potenzialità e le idee creative dei nostri ragazzi che possono e devono uscire fuori in occasioni proprio come queste, ottenendo ottimi risultati al di fuori della scuola.

Di seguito la breve introduzione delle otto foto in concorso e le motivazioni della giuria sul premio alla nostra squadra conferito.

"#REST72021

Strutture solide che diventano punto di riferimento per gli incontri tra noi giovani, fotografati quando sono deserti. Il muro, quindi, che normalmente è utilizzato per dividere, rappresenta uno splendido ossimoro che combina separazione a socializzazione"

"Premio speciale della giuria

Per l'idea fondante e il filo conduttore del progetto: il muro, che diventa oggetto e cifra stilistica di una serie di scatti caratterizzati da una significativa coerenza estetica, nonché da grande qualità esecutiva ed espressiva. I luoghi e i muri sono ritratti nella loro desolata e desolante solitudine, evocando quella presenza umana che sembra averli disertati, più che desertificati."