I.T.I.S. “E. FERMI”
Francavilla Fontana (BR)
Esercitazione n°3
ALUNNO Giodice Dario CLASSE 4 SEZ A/inf
LABORATORIO Elettronica Prof. Pietro De Paolis/ Guido Lupo
Obbiettivo
dell’esercitazione: Rilevazione sperimentale della tabella di verità di
un Flip - Flop
Master Slave con otto porte nand e una not
Strumentazione
utilizzata:
Rappresentazione
grafica dello schema:
(Rappresentazione di un flip flop master slave)
(Rappresentazione di un flip flop master slave)
(Fotografie del circuito realizzato)
Svolgimento dalla
prova:
Nell’esercitazione numero tre, lo scopo è di ricavare sperimentalmente la tabella di verità di un flip-flop master slave per vedere se coincide perfettamente con le nozioni teoriche.
In un flip flop master-slave le operazioni svolte seguono un ritmo temporale che viene “dettato” dall’impulso di clock:
Il nostro gruppo ha deciso di costruire questo flip flop utilizzando 8 porte logiche nand e 1 not.
Il flip flop master slave risolve il problema della trasparenza; infatti grazie all’ingresso di clock il circuito commuta durante il fronte di salita dell’impulso di clock. Come si può notare nella rappresentazione grafica del circuito, in esso è presente anche una not. Il not serve appunto a far si che lo slave resti bloccato durante il fronte positivo dell’impulso di clock. Quando il clock ritorna a 0, il secondo stadio (cioè lo slave) viene abilitato. Come già detto,il master slave risolve il problema della trasparenza.Infatti le uscite commutano non solo quando commutano gli ingressi ma anche quando è terminato l’intero impulso di clock.
Il flip flop di tipo master slave è un circuito diviso in due parti uno detto master ed uno detto slave. Il master memorizza i valori che assumono gli ingressi durante il fronte di salita del clock,mentre lo slave adegua l'uscita allo stato degli ingressi durante il fronte di discesa del clock; Affinché possa avvenire la commutazione del circuito occorre un intero impulso di clock.
La tabella di verita che avremmo dovuto ottenere è la seguente:
CK |
J |
K |
Qn+1 |
0 |
X |
X |
Qn |
_ é ù
_ |
0 |
0 |
Qn |
_ é ù _ |
0 |
1 |
0 |
_ é ù _ |
1 |
0 |
1 |
_ é ù _ |
1 |
1 |
Qn |
Conclusioni: Dopo aver montato accuratamente il circuito, stando attenti a non
commettere errori, abbiamo verificato la veridicità della tabella soprastante. Purtroppo
però non è stato possibile ottenere la tabella
di verità corretta perché molto probabilmente alcuni integrati non erano ben
funzionanti. E’ per questo motivo,quindi, che non è possibile affermare la
riuscita dell’esercitazione nonostante il circuito è stato montato bene.
Giodice
Dario
4°A/inf